In fondo, nell’educazione si dovrebbe sempre incoraggiare le due tendenze in modo parallelo: la tendenza ad avere sete del Meraviglioso, di ciò che sembra irrealizzabile, di qualche cosa che vi riempie di un sentimento di divinità, e nello stesso tempo incoraggiare nella percezione del mondo com’è, l’osservazione esatta, corretta, sincera, l’abolizione di ogni immaginazione, il controllo continuo, il senso più pratico e più minuzioso nell’esattezza dei particolari.
Le due cose dovrebbero andare di pari passo. Generalmente si uccide l’una con l’idea che sia necessario per far crescere l’altra – è veramente un errore.
Bisogna cambiare questo bisogno di miracoli in un’aspirazione cosciente per qualche cosa che è già, che esiste e che verrà manifestato con l’aiuto di tutte queste aspirazioni.