Agire è sempre produrre qualcosa che non è presente.
Edith Stein, L'empatia, p.122
Per essere consapevole devi stare nel presente, non devi cioè usare il pensiero né come tecnica di riproduzione dell'assente passato, cioè come ricordo, né come tecnica di produzione dell' assente futuro, cioè come anticipazione.
Per essere consapevole devi essere onesto con te stesso, devi cioè accorgerti della qualità del tuo agire, se esso è fluido e partecipa al contingente integralmente, oppure se parti del tuo essere sono esiliate e, anche se tu non vorresti ammetterlo, in fondo ti senti a pezzi e non vivi il presente ma dissimuli di farlo con protesi mutuate all'abitudine o all'illusione.
Quando il presente sfugge si è come espulsi dall'orbita della forza di gravità. E ci si deve tenere aggrappati mentre ci si trova in una condizione che indebolisce sempre più il tono dei muscoli. E' allora che il nerbo senza corpo della consapevolezza può fare la differenza anche se, come un muscolo, devi allenarlo per farlo funzionare bene.
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