Caro:- Ti stai turbando per la notizia del crollo di quel palazzo, cara, lo vedo!
Cara: - Sì, caro, sei proprio empatico! Te ne sei
accorto. Tu, invece, non sei turbato affatto!
Caro: - Anche tu sai leggere nel cuore altrui, cara, io sono
forte, io non sono propriamente turbato! Lo sono per te mentre tu!
Tu, sì, cara, tu sei proprio turbata, povera piccola! Coraggio!
Cara: - Grazie, caro! Che sangue freddo! Tu sei tu ed io sono
io. Tu non ti fai contagiare emotivamente.
Caro: - Grazie, cara, la lucidità mi contraddistingue. La calma
è la virtù dei forti. Tu dovresti imparare da me. Perché ti fai contagiare da
ogni singola cronaca metropolitana?!
Cara: - Il fumo della vanità ora ti offusca la vista. Attento,
caro! Non sono contagiata dagli altri ma sono proprio turbata di mio, come hai
detto bene prima. Dove andrò stanotte?
Caro: - Sta, stanotte?! Ma cara, che dici! È il nostro il
palazzo crollato?
Cara: - Sì, caro. Ora ti accorgi che proviamo la stessa cosa,
bravo! Questa è uni-patia.
Caro (borbottando agitato): - A dire il vero, pensavo ad altro!
Senza casa! Ma che aspettavi a dirmelo! E comunque, carina, questa uni-patia deve essere
ben altro dalla simpatia!
Cara: - Certamente! La simpatia, o co-sentire, e l'uni-patia
sono sviluppi possibili ma distinti dell’empatia accessibili solo a patto di
non confondere quest'ultima col contagio. E siccome, mio caro, io non li
confondo, tu mi sei ancora simpatico!
Brava!
RispondiEliminaIntenso
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