mercoledì 8 settembre 2010
Immobilità: esercizio
Esercitarsi a stare immobili, svolgere cioè l'esercizio dell'immobilità fisica, permette di accedere alla percezione dell'impercepibile. Esecuzione: si prenda una clessidra che misuri un tempo né troppo lungo, né troppo breve, cinque, dieci minuti, di più solo per praticanti esperti; si assuma col corpo una posizione che non sia di riposo, ovvero che sia sostenuta da un impiego intenzionale e volontario dei muscoli - lo yoga ne fornisce un ampio repertorio. Individuare con attenzione e accuratezza tutti gli organi che non contribuiscono attivamente alla fisionomia della forma assunta e rivolgere loro l'intenzione di rilassarli. Infine guardare la clessidra e concentrarsi sul "rumore del tempo" provocato dalla colonna semovente di sabbia che, svuotando l'emisfero superiore, si conficca instabilmente nel vertice franante del cono di polvere crescente. Guardare con attenzione fino all'istante in cui la sinestesia prenda il sopravvento e la vista diventi udito, gli occhi vedano il suono, e l'orecchio oda il tempo.
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